mercoledì 4 marzo 2009

VIAGGIO DI UNA CHIOCCIOLINA


VIAGGIO DI UNA CHIOCCIOLINA
(Un racconto fantastico come una storia vera)


E’ andata così: mi trovavo nel giorno di Pasqua sulla spiaggia di Otranto.
Il vento soffiava fortissimo ed io sentivo la sua forza vivificarmi le membra. Avevo aperto le braccia e guardavo lontano verso l’orizzonte. Lo schianto secco delle onde sugli scogli e le sferzate del vento mi avvolgevano come di infinito.
La sabbia era umida e si stendeva ai miei fianchi come un’immensa pergamena da scrivere.
Un bastoncino appuntito, mi è balenato, ecco di cosa avevo bisogno! Volevo lasciare un dono, il mio dono, immaginando che di lì a poco un naufrago dal corpo sfinito, nell’aggrapparsi all’ultima roccia sommersa dall’acqua potesse trovare lì la sua salvezza.
Un triangolo ed un quadrato: ho costruito veloce una fantastica casa; poi ho tracciato un grande rettangolo perché avesse fuori della porta un ampio tappeto. Welcome, welcome, benvenuto amico gli ho scritto, welcome, ora ti lascio un gentile ospite ad aspettarti: il bastoncino ha girato vorticoso sulla sabbia ed ha segnato repentino i contorni di una paziente chiocciolina.
Ho sorriso e sorriso all’ assurda dolcezza della mia fantasia. Ora la spiaggia intorno a me non era più solitaria come prima: ora aveva una casa molto accogliente, aveva un tappeto ed un piccolo abitante, una chiocciolina, che aspettava quieta l’arrivo di un signore lontano trascinato lì, per caso, dal mare.
Addio, ho gridato guardando un’ultima volta tutto ciò che mi circondava, addio e il vento ha disperso subito il mio saluto; addio, ho pensato malinconica, addio e il mare si allontanava rapido dai miei occhi che lo guardavano, ancora colmi di azzurro, attraverso il finestrino.
Finalmente sono arrivata, finalmente rivedo la mia casa! Ho tutti i bagagli da scendere e sono stanchissima, le tante ore di viaggio mi hanno sfinita! Afferro due valigie a caso e le trascino a fatica sulle scale fino al portone. Mentre cerco impaziente le chiavi , do un’occhiata distratta, in basso, al tappeto e quasi affondo smarrita: welcome, welcome, benvenuta amica, welcome: una quieta, paziente chiocciolina era lì ad aspettarmi.

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